Finita l’estate vorrei fare un piccolo viaggio nella storia per raccontare i posti dove i palermitani andavano per prendere il sole e fare l’agognato bagno, ormai solo simboli di un tempo anche se a molti sono rimasti impressi nulla memoria.
Già nei tempi andati le più affollate erano le spiagge di cui, per fortuna, Palermo è molto ricca.
Cominciarono a crescere e ad espandersi i primi stabilimenti balneari dove già avvenivano le grandi riunioni anche se, allora, il comportamento dei singoli era sempre corretto, gli uomini stavano lontani dalle donne e non erano ammessi abbigliamenti poco seri.
I costumi erano rigorosamente lunghi e, possibilmente, di colore nero; una sorta di “abito da bagno”.
Alle origini questi stabilimenti furono frequentati, quasi esclusivamente, dall’aristocrazia palermitana.
Verso la fine del ‘700 la regina Maria Carolina aveva l’abitudine di frequentare quella che oggi viene chiamata “bagno della regina”; si tratta di una casina costruita nella riserva reale dell’Arenella.
Successivamente, fu grazie ai Florio che sia l’Acquasanta che l’Arenella rivissero il loro antico splendore.
Grazie a loro nacque il “grande sanatorio di lusso Hygiea Salutis Dea” che oggi è diventato uno degli alberghi più lussuosi di Palermo, “Villa Igea”.
 
1 – continua