Su Facebook è stato creato un gruppo "Via dell’Olimpo: fermiamo le stragi"; si sono iscritti in molti e 34 persone, fra giovani e meno giovani hanno lasciato il loro commento.
Ebbene, ancora oggi, dopo tutti questi morti, c’è qualcuno (13 persone per l’esattezza) che attacca la strada, i politici, gli "sbirri" (chiamati proprio così e non "tutori dell’ordine") e, udite udite, anche l’albero che sta nell’aiuola centrale.
Non sono molti ma neanche pochi (siamo quasi al 40%).
Ragazzi, ragazze, uomini, donne, svegliatevi.
Non chiamiamola, come tante altre, la strada della morte.
Le strade diventano pericolose solo quando vengono percorse da "criminali" a velocità folle.
E non si può certo prendere come giustificazione che è larga e lunga e che questo da solo invoglia a correre.
Le stragi sulle strade, non solo in Via dell’Olimpo, si fermano in un solo modo: RISPETTANDO IL CODICE DELLA STRADA!
Se in questa c’è un limite di velocità di 50 kmh una ragione ci sarà pure, cosa costa rispettarlo.
E poi mi dite una cosa? Se la si percorre a 50 kmh, dato che è lunga circa 2 km, se la matematica non è un’opinione, per percorrerla tutta si impiega 1 minuto e 40 secondi circa. Quante ore si risparmiano  percorrerla a 100 kmh? Appena 50 secondi di differenza, 50 secondi che a volte costano una vita intera.