La strada dei “Maccheronai”

Nella metà del 1400 una “Ruga de li Maccarrunari” esisteva nel quartiere della Kalsa ma, fino alla fine del 1800 i pastai ebbero le loro botteghe soprattutto in via Maccheronai che collega piazza Caracciolo a piazza San Domenico.

La strada dei “Maestri d’acqua”

Anticamente i maestri fontanieri svolgevano la loro attività in due vie ancora oggi esistenti: Via Maestri d’acqua a Monte di Pietà e via Maestri d’acqua a Tribunali.

I luoghi dei “Marmorai”

I lavoratori del marmo nel passato svolsero la loro attività nel rione del Capo in quella che veniva chiamata via dei Marmorai e che oggi prende il nome di via Gianferrara.

Successivamente spostarono le loro attività fuori dalle mura ed il luogo prese il nome di piazza de’ Marmi, oggi piazza Nicolò Turrisi.

La strada dei “Materassai”

Nella metà del Settecento gli artigiani che confezionavano materassi avevano le loro botteghe in via dei Spadari che da allora prese il nome di via dei Materassai.

La strada dei “Mercieri”

Prima del XVI secolo la via dei Cassari prendeva il nome di via dei Mercieri in quanto ospitava le botteghe di questi negozianti.

All’inizio del Settecento i mercieri si stanziarono in via del Garraffello che veniva chiamata Merceria Piccola o via dei Mercieri.

La strada dei “Mezzani”

Tutt’ora esistente nel mandamento Castellammare, ospitava venditori di “robbe” vecchie all’incanto per mezzo di mediatori che venivano appunto chiamati “mezzani”.

Anche se successivamente la figura dei mediatori lentamente scomparve, la strada conservò ugualmente questo nome.

La strada dei “Nassaiuoli”

Ancora oggi esistente nel quartiere della Kalsa, prende il nome da molti pescatori che utilizzavano, per il loro lavoro, delle caratteristiche gabbie, preparate con giunco e altre fibre vegetali, dette “nasse”.

Le strade della “Neve”

La neve raccolta d’inverno veniva conservata nelle montagne e rivenduta d’estate in una bottega che si trovava in un vicolo che da via Alloro porta a piazza Marina che ancora oggi prende il nome di vicolo della Neve all’Alloro.

Un’altra bottega per la vendita della neve si trovava nel vicolo Viola, che congiunge via Maqueda a piazza del Ponticello.

Il cortile dell’ “Olio di lino”

Questo prodotto veniva venduto in un cortile, oggi non più esistente, nei pressi di via degli Schioppettieri.

La strada dei “Pannieri”

Prende il nome dalla presenza di commercianti di panni. La via Pannieri unisce corso Vittorio Emanuele a Piazza Caracciolo.

In precedenza le loro botteghe erano nel tratto di via Argenteria che unisce la piazza del Garraffo alla piazza del Garraffello.

Il vicolo dei “Pieduzzi”

Si trova nel Mandamento Monte di Pietà ed era così chiamato perché anticamente vi abitavano alcuni venditori di piedi di capretto e agnello bolliti.

La strada dei “Pignatari”

Nei Seicento, i fabbricanti di pentole, dette “pignate”, avevano le loro botteghe nell’attuale via Porto Salvo.

La strada dei “Pirriaturi”

In questo vicolo, ancora oggi esistente nel rione del Capo, sin dall’antichità ospitava le case di quelli che andavano a lavorare nelle “pirriere”, le cave di pietra