Guardiola (Vicolo della) – da via Giovanni Meli a da Vicolo S. Eligio a piazza S. Andrea
Il 9 novembre del 1726 fu collocata, sulla sommità della colonna in marmo di piazza S. Domenico, la statua in bronzo dell’Immacolata Concezione.
Successivamente tra il 2 e il 3 aprile 1727, ai piedi della colonna stessa furono poste le statue dell’imperatore Carlo V e della moglie Elisabetta Cristina di Brunswich.
Il Senato per vigilare su statue e colonne istituì un corpo di guardia che fu di stanza in questo vicolo.
Lattarini (Via) – da via Discesa dei Giudici e da piazza S. Anna a via Grande Lattarini
Lattarini (Via grande) – da Discesa dei Giudici e da via Roma a piazza Cassa di Risparmio
Il nome deriva da “Suk-el-Attariin” (il mercato dei droghieri) così come ancora oggi vengono chiamati alcuni borghi di Tunisi e di altri paesi musulmani.
In tempi passati vi erano alberghi e pensioni, oggi, invece, vi si trovano negozi e bancarelle che vendono per lo più jeans, giacconi di pelle e abiti di tipo militare.
Madonna dei Travicelli (vicolo) – da via Coltellieri a discesa dei Maccheronai
Il vicolo, già denominato “vicolo sotto la volta dei Coltellieri”; l’attuale nome venne assegnato dagli abitanti del luogo dopo vi furono poste delle travi per puntellare il tetto che copre il vicolo.
Mura della Lupa (vicolo) – da via Vittorio Emanuele a via Cala
Il nome deriva dai grandi depositi della dogana, detti “della lupa”, in quanto contenevano grosse quantità di merci.
Mura della Pace (via) – da via Garibaldi a via Magione (oggi non più in quanto è chiusa da un alto cancello)
In corrispondenza della porta di Termini sulla quale, nel 1657 fu costruito l’Oratorio della Pace, sede della omonima Compagnia che fu fondata nel 1580 con il nome di S. Maria della Consolazione o della Pace.
Sia la porta che l’oratorio furono abbattuti nel 1852 e la Compagnia si trasferì nella vicina chiesa di S. Venera.
Pappagallo (via del) – da via Alloro a piazza Marina
Originariamente si chiamava “via di Gambacorta” in quanto vi erano le case di proprietà della famiglia omonima. L’attuale denominazione deriva dalla presenza di un pappagallo che durante il giorno veniva esposto su un balcone del palazzo Rostagni.
Parlatoio (piazzetta del) –tra salita S. Antonino e vicoli S. Matteo, Paternò e delle Vergini
Il nome deriva dall’ingresso del parlatoio del monastero delle Vergini, distrutto dai bombardamenti del 1943. Il parlatoio era stato ricavato in parte in una antica chiesa dedicata a S. Andrea Apostolo.
Quattro Aprile (via del) – da via Alloro a piazza Marina
Con questa denominazione si ricorda il tentativo rivoluzionario del 1860, finito poi tragicamente.
La rivolta antiborbonica, che avrebbe dovuto scoppiare proprio i 4 di aprile, fallì in quanto i congiurati, con a capo Francesco Riso, furono traditi e trovarono ad accoglierli i soldati comandati da terribile capo della polizia Maniscalco.
Cinque congiurati furono uccisi durante lo scontro, due riuscirono a fuggire mentre altri tredici furono catturati e fucilati nella piazza che poi prese il nome da tale evento.
Risorti (vicolo dei) – da via Vetriera a piazza S. Euno
La denominazione nasce dalla voce popolare che indicava i congiurati della fallita rivolta della Gancia che in questo vicolo ed in quelli vicini riuscirono a trovare rifugio scampando al massacro.
Salvezza (vicolo della) – da via Alloro a piazzetta dei Bianchi
In via Alloro, sul muro della chiesa della Gancia, è presente quella che viene comunemente denominata “Buca della Salvezza”, sopra la quale è posta una lapide che ricorda il nome dei due congiurati scampati alla fallita rivolta del 4 aprile 1860.
Nascosti nei sotterranei della chiesa, a contatto con i cadaveri che vi erano seppelliti, riuscirono a fuggire dopo cinque giorni grazie all’aiuto dei monadi e degli abitanti delle vicine case.
Vittorie (galleria delle) – tra via Maqueda, via Napoli e via Bari
Fu costruita nel 1937, nel corso del risanamento del rione Conceria e dedicata alle vittorie dell’Italia fascista.
Al suo posto vi era lq chiesa della Madonna della Volta, conosciuta anche come chiesa “di vintitrì scaluni”
(2 – continua)